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MILLE PAPAVERI ROSSI

Il nemico secondo Susanna

 

Un viaggio attraverso un secolo alla ricerca del nemico, per crescere, imparare e capire.
Così… con la saggezza dei semplici e l’onestà di chi non ha dimenticato i valori.    Ivana Ferri

riallestimento 2025

Scritto e diretto da Ivana Ferri

Con
Bruno Maria Ferraro e Massimo Germini


 

Musiche di   Ivano Fossati, Roberto Vecchioni,

Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Lucio Dalla

 

Voci fuori scena  Susanna Ferro e Niccolò Fortunato

 

Gli arrangiamenti musicali sono di Massimo Germini

Disegno luci  Massimiliano Bressan
Montaggio immagini  Gianni De Matteis
Assistenza tecnica Andrea Borgnino
Materiali tecnici DB Sound – Asti
Organizzazione  Francesca Gallo



Produzione Tangram Teatro Torino
 

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Cosa c’è dentro un secolo intero?

C’è la grande storia che sta nei libri scolastici, c’è la piccola storia delle famiglie e dei sentimenti e c’è la canzone d’autore che nell’ultima parte del novecento è riuscita a raccontare con forza straordinaria tutto questo. Da queste sollecitazioni Ivana Ferri è partita per costruire un racconto teatrale lungo un secolo, un vero e proprio viaggio al fianco di Susanna, bambina del 1914, testimone di un mondo in trasformazione

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Ivana Ferri e Susanna Ferro

MILLE PAPAVERI ROSSI

 

Susanna ha solo tre anni quando, nel 1917, parte con la madre per un lungo viaggio alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto. Susanna non sa che sua madre ha deciso di andare a cercarlo al fronte, a Caporetto. Una mamma e una bimba nell’inferno della disfatta, alla ricerca della propria vita, ma anche sulle tracce del nemico, un avversario subdolo nascosto nella povertà, nel progresso, nella tecnologia, che attraversa un secolo intero mutando, cambiando volto, lasciando segni profondi. 
Susanna se ne va ultracentenaria anni portandosi via un mondo che non c’è più e valori che sembrano sempre più fragili. E’ arrivato il nostro oggi.

Massimo Germini, storico collaboratore di Roberto Vecchioni,  costruisce per Bruno Maria Ferraro un tappeto sonoro che spazia da Fabrizio De André a Francesco De Gregori, da Lucio Dalla a Ivano Fossati.

Ivana Ferri, autrice  e regista, è partita dalle sollecitazioni di un ricordo personale per realizzare uno spettacolo poetico e graffiante, ironico e delicato, che parte dal passato per parlare del nostro presente.

A Tangram Teatro è stata assegnata nel 2011 dal Presidente della Repubblica la Medaglia di Rappresentanza per aver saputo leggere la società italiana e il nostro tempo attraverso la canzone d’autore.

 

 

 

La storia__________________________________________

Susanna ha solo tre anni nel 1917, quando la sua mamma le dice che partiranno per un viaggio lungo alla ricerca del papà che lei non ha mai conosciuto. Susanna non sa che sua madre ha deciso di andare a cercarlo al fronte e riesce in giorni e giorni di viaggio a raggiungere Caporetto. Una mamma e una bimba nell’inferno della disfatta per alla ricerca della propria vita.
Il lavoro entra così subito nel vivo affrontando il tema che vuole indagare: il nemico.  Lo subiamo, ne abbiamo a volte tragicamente bisogno, distrugge le nostre vite, è intorno a noi nascosto nella povertà, nel progresso, nella tecnologia, attraversa, anche lui, un secolo intero mutando, cambiando volto, lasciando segni profondi.
Solo i bambini restano uguali a loro stessi, in tutti i tempi, nel succedersi delle epoche e delle mode.
E così, quel secolo partito da lontano, dal campo di battaglia di Caporetto, procede e diventa l’orrore della seconda guerra mondiale, e poi la rinascita, il piccolo boom economico, diventa il tempo confuso ed esaltante delle lotte giovanili, rifluisce nella perdita dei ruoli e nell’insicurezza sentimentale di un’intera generazione, è travolto dalla tecnologia con le sue false certezze.

I bambini continuano a giocare e Susanna se ne va negli anni 2000 portandosi via un mondo che non c’è più e  valori che sembrano sempre più fragili.
E’ arrivato il nostro oggi.

La musica___________________________________________
A Tangram Teatro è stata assegnata nel 2011 dal Presidente della Repubblica la Medaglia di Rappresentanza per aver saputo leggere la società italiana e il nostro tempo attraverso la canzone d’autore.

Non c’è altro genere musicale e forse altra forma d’arte che sia riuscita a penetrare così in profondità nel nostro tempo, abbia accompagnato la crescita sociale e umana di intere generazioni, sia stata lente di ingrandimento e strumento di rabbia e protesta come la canzone d’autore. Sarà anche musica (dicono) leggera, ma è musica che parla e che raggiunge vette di poesia straordinarie.  E possiede elementi di narrazione teatrale davvero straordinari

La storia di Susanna “cammina” discreta al fianco delle storie raccontate da Francesco De Gregori, Roberto Vecchioni, Fabrizio De André, Lucio Dalla, Ivano Fossati e insieme attraversano un tempo straordinario che abbiamo vissuto e forse non abbiamo ancora del tutto compreso.

MA SONO MILLE PAPAVERI ROSSI 07nella foto Bruno Maria Ferraro e Massimo Germini 300dp ph.
MA SONO MILLE PAPAVERI ROSSI  21 nella foto Bruno Maria Ferraro 65 ph Massimo Ilardo copia
MA SONO MILLE PAPAVERI ROSSI 07nella foto Bruno Maria Ferraro e Ivana Ferri 300dp ph. Manu
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