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lo spettacolo è collegato alla raccolta fondi finalizzati alla realizzazione

di progetti di pet terapy     DONAZIONI

LUDOVICO E LA CONTESSA

da un racconto di Annibale Crosignani

regìa e adattamento teatrale Ivana Ferri

con Patrizia Pozzi e Bruno Maria Ferraro
e la partecipazione straordinaria di Annibale Crosignani

 

montaggio immagini e coordinamento GIANNI DE MATTEIS

organizzazione FRANCESCA GALLO

tecnico di compagnia FABIO BONFANTE

 

Produzione esecutiva TANGRAM TEATRO TORINO
con il sostegno del Ministero della cultura e della Regione Piemonte

Tangram Teatro, in collaborazione con la Fondazione TRG e l'associazione ASLAN. Il Legame con gli Animali, mette in scena una storia straordinaria.

LUDOVICO E LA CONTESSA è il racconto di un uomo che trascorre sessant'anni della propria vita nel manicomio di Collegno e riesce a sopravvivere e dare un senso alla propria esistenza (pur vissuta nell'inferno di un ospedale psichiatrico) grazie al rapporto affettivo con Contessa, la cavalla che gli fu affidata e della quale si prenderà cura per gran parte della sua vita E' un racconto intriso di dolcezza, verità e poesia
Quella dell'uomo con l'animale è una relazione che ha origine nella notte dei tempi, fatta di condivisione, ricerca di comunicazione, di mutuo soccorso, di lavoro, spesso di sfruttamento e anche di cura.

La pet therapy fu definita per la prima volta dallo psicoterapeuta Boris Levinson intorno agli anni Sessanta che si rese conto di come la presenza del proprio cane portasse benefici, sia a livello psicologico che comportamentale, ad un suo piccolo paziente autistico. Fu un inizio. In Italia si iniziò a parlarne negli anni Ottanta in varie conferenze mediche, ma fino al 2000 non si arrivò ad avere dei documenti ufficiali che ne illustrassero i principi.

Ecco perché la storia di Ludovico, paziente che trova il suo equilibrio, il suo scopo di vita, nel rapporto con una cavalla diventa il punto di partenza che ci porta all'attività di ASLAN, che opera oggi seguendo le  Linee Guida Nazionali volute dal Ministero della Salute e approvate in Conferenza Stato-Regioni.

"Siamo convinti – dicono da Tangram Teatro - che le risposte a bisogni ed esigenze di chi vive in una condizione di fragilità, si possano trovare anche unendo ambiti e competenze diverse, che stimolino una visione più ampia e più opportunità.  Il teatro diventa in questa occasione, luogo di incontro e di riflessione sul rapporto con gli animali e sulla psichiatria. Ed è inoltre opportunità per mantenere viva la memoria di ciò che è stato il manicomio in Italia, perché fatti così dolorosi e incivili non debbano ripetersi.

Un ringraziamento sincero alla Fondazione TRG per l'ospitalità e sensibilità e a tutti coloro che vorranno condividere con noi questa storia sostenendo le attività di AII (Interventi Assistiti con gli Animali) che ASLAN attiva in ambito sanitario

Casa del Teatro Ragazzi e Giovani
 
Corso Galileo Ferraris n. 266 - Torino -  tel.  011.19740280

Venerdì 13  dicembre 2024    h 21,00

 

 

Informazioni:

Tangram Teatro  

Via Don Orione 5 Torino

www.tangramteatro.it      torino@tangramteatro.it


Biglietteria

Casa del Teatro Ragazzi e giovani

tel: 389/2064590

e-mail: biglietteria@casateatroragazzi.it Intero € 13

Ridotto € 11 (over 65, abbonati stagione 2024/25, associazioni e CRAL convenzionati)

Ridotto giovani € 8 (dai 14 ai 25 anni)

Casa teatro ragazzi

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LUDOVICO E LA CONTESSA è il racconto di un uomo che trascorre sessant'anni della propria vita nel manicomio di Collegno e che riesce a sopravvivere e a dare un senso alla propria esistenza (pur vissuta nell'inferno di un ospedale psichiatrico) grazie al rapporto affettivo con Contessa, la cavalla che gli fu affidata e della quale si prenderà cura per gran parte della sua vita E’ un racconto è intriso di dolcezza, verità e poesia .
Ludovico, nato nel 1930 era un ragazzo inquieto, timido e scontroso. Per una lite scoppiata per un “caso di precedenza” tra due carretti, viene portato e internato nel manicomio di Collegno e seguendo la sorte di molti altri da lì non uscirà più. Ludovico attraversa le fasi buie dell’internamento (contenimenti forzati, elettroshock, umiliazioni e violenze) tenta la fuga ma la famiglia lo “restituisce” all’istituzione. Ludovico ha una sensibilità particolare per la natura e per il rapporto con gli animali e quando lo adibiscono alla cura delle stalle dei cavalli entra in contatto con Contessa una giovane puledra. Tra loro si creerà un rapporto affettivo fatto di comunicazione, assistenza, condivisione attraverso il quale Ludovico riuscirà a trovare un equilibrio.  Quindi “ la cura” per lui non sono il contenimento o gli psicofarmaci ma l’essere riuscito a trovare uno scopo di vita, la costruzione di un mondo affettivo dove riconoscersi.

 

Ivana Ferri ha trasformato la storia di Ludovico in un racconto teatrale. E’ la stessa voce dello psichiatra Annibale Crosignani ad introdurci in questa delicata ed emblematica vicenda. Bruno Maria Ferraro e Patrizia Pozzi sono gli interpreti di un reading spettacolo immerso nei suoni e nei colori di bellissime immagini

 

 

Lo psichiatra Annibale Crosignani è stato una delle personalità centrali che hanno contribuito alla chiusura definitiva dei manicomi, veri e propri spazi di contenzione (non di cura), luogo di abbandono e degrado (discarica sociale rende meglio l’idea) di fragili, di diversi, di persone bisognose di aiuto.

Torino, grazie a lui, giocò d’anticipo sulla legge 180 e cominciò l’operazione di chiusura di questi lager cittadini nel 1973, ancor prima dell’entrata in vigore della legge Basaglia.

Il Manicomio di Collegno, Villa Azzurra il manicomio dei bambini, Via Giulio il manicomio delle donne. Questi luoghi sono stati fino agli anni ’70 luoghi della vergogna. E perché tutto questo non accada più, anche in questo caso, è necessario mantenere viva la memoria.

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